martedì 31 maggio 2011

Bavarese alle fragole

Ormai sono in versione estiva,scrivo dal mare con l'IPad di mio figlio, quindi saro'piu' breve e coincisa del solito.

La bavarese e' un dolce che ci risolve molte cene estive, e' fresca, golosa e veloce da fare senza dover accendere il forno.

Gli ingredienti che ci servono sono:

Per la crema inglese di base

1) 500 ml di latte

2) 80 g di tuorli d'uovo

3) 125 g di zucchero semolato

4) 1/2 bacca di vaniglia

Gli altri ingredienti:

5) 3 fogli di colla di pesce

6) 1 l di panna montata

7) 150 g di purea di fragole

Sul fuoco facciamo scaldare il latte con la bacca di vaniglia, nel frattempo uniamo i rossi con lo zucchero, una volta scaldato il latte lo versiamo nei tuorli e riportiamo il tutto sul fuoco fino a raggiungere gli 85 gradi di coagulazione dell'uovo.

Precedentemente avremo frullato le nostre fragole e provveduto a passarle per eliminare tutte le eventuali impurità.

Alla nostra crema inglese ancora calda aggiungiamo la colla di pesce, ammollata nell'acqua fredda. Facciamo freddare il tutto.

Uniamo la purea di fragole alla crema inglese ormai tiepida ed in ultimo aggiungiamo la panna montata, facendo attenzione a non smontarla.

Versiamo il composto nello stampo che abbiamo scelto ( ciambella, plum cake, etc. Etc.), riponiamo in frigo per almeno 8 ore.

Quando dobbiamo servire la nostra bavarese, prendiamo il piatto di portata lo mettiamo sullo stampo, incrociamo le dita, e scaravoltiamo delicatamente. Dopo di che, se e' andato tutto bene, decoriamo con delle fragole e portiamo in tavola.

giovedì 26 maggio 2011

crema inglese

La crema inglese è una variante della crema pasticcera, infatti si tratta sostanzialmente di una crema senza farina, che resta vellutata e si utilizza come salsa calda di accompagnamento o come preparazione base per realizzare charlotte o bavaresi.
L'effetto di addensamento della crema è dovuto ai tuorli d'uovo, cotti ad una temperatura non superiore agli 85°.

Prepariamo gli ingredienti pesati:

1) 450 g di latte

2) 50 g di panna fresca

3) 60 g di tuorli

4) 60 g di zucchero semolato

5) 1/2 bacca di vaniglia

Se vogliamo realizzare una crema al pistacchio o alla nocciola dobbiamo aggiungere 50 g di  pasta di pistacchio o di nocciola.

Mettiamo il latte e la panna in una pentola sul fuoco e facciamo scaldare, intanto mescoliamo i tuorli, lo zucchero e la vaniglia.

Versiamo il latte caldo nei tuorli, mescoliamo bene e riportiamo il tutto sul fuoco.

Qui il procedimento è delicato perché dobbiamo mescolare per evitare che si attacchi e dobbiamo fare attenzione che non superi gli 85° o la crema impazzirebbe.

Come facciamo a capire che la crema è pronta? Il modo più semplice è usare un termometro a sonda (ripeto facile da trovare, io l'ho pagato 20 euro).
Oppure stare molto attenti e fermarsi appena accenna un bollore, ma soprattutto immergendo un cucchiaio di legno la crema deve velarlo, risultando setosa e vellutata.

Una volta pronta ricordiamoci di versarla subito in una ciotola possibilmente di vetro. Questo eviterà che continui la cottura lasciandola nella pentola.
Volendo possiamo passarla per togliere gli eventuali residui di uovo.
Ancora calda se necessita aggiungiamo le nostre aromatizzazioni, crema di pistacchio, di nocciola o magari cioccolato fondente, che con il calore si scioglierà.

mercoledì 25 maggio 2011

Pan di Spagna

Il pan di Spagna nasce nella metà del 1700, appunto in Spagna, dall'invenzione, però, del cuoco genovese Giobatta Cabona, il quale al seguito del marchese Domenico Pallavicini, ambasciatore genovese in Spagna, in occasione di un banchetto presentò una torta basata su una pasta di incredibile leggerezza, che venne quindi definita Pate Génoise, pasta genovese. Da questa, derivò una versione leggermente semplificata che prese il nome di pan di Spagna per onorare la corte spagnola che avrebbe decretato la fortuna della preparazione.

Questo dolce è usato come base di moltissimi dolci, poiché si presta bene ad essere tagliato nelle forme più diverse.

Gli ingredienti che ci necessitano sono pochi:

1) 250 g di uova intere

2) 175 g di zucchero semolato

3) 50 g di fecola di patate

4) 150 g di farina 00

5) 1/2 bacca di vaniglia

Prima di tutto accendiamo il nostro forno a 180°, poi imburriamo e infariniamo la nostra teglia tonda o quadrata che sia.

Uniamo le uova e lo zucchero in un pentolino e mettiamo sul fuoco per intiepidire. Dobbiamo raggiungere i 45°, quindi visto che la nostra temperatura è a 37°, basta, immergendo il dito, sentire se risulta tiepido. Altrimenti se abbiamo un termometro a sonda misuriamo la temperatura con quello.
Questo passaggio, come abbiamo già spiegato in altre ricette, facilita la montata delle uova, stimolandone le proteine presenti, appunto con il calore.

Una volta scaldati li montiamo ben fermi e spumosi dopo aver unito la vaniglia, dopo di che uniamo le farine setacciate, amalgamando con una spatola, con il classico movimento dal basso verso l'alto.

Versiamo il composto nella teglia e spargiamo delicatissimamente per non smontare l'impasto che, ricordiamo, gonfierà grazie solo all'aria incorporata nelle uova.

Mettiamo nel forno e facciamo cuocere per 20-30 min, facciamo la classica prova dello stecchino.

lunedì 23 maggio 2011

cassatina semifreddo

La cassata è un fantastico dolce siciliano, figlia di una lunga evoluzione nell'arco di secoli.
Tra il IX e l'XI sec gli arabi, durante la loro dominazione, introdussero a Palermo la canna da zucchero, il limone, il cedro, l'arancia e la mandorla.
Nel periodo normanno presso il convento della Martorana venne inventata la "pasta reale", un impasto di farina di mandorle e zucchero.
Gli spagnoli portarono il "pan di spagna" appunto.
Per anni il dolce fu un prodotto della grande tradizione dolciaria delle suore riservato al periodo pasquale.

Non vi spaventate non voglio fare una cassata tradizionale, come si dice "gioca con i fanti e lascia stare i santi".

Possiamo però fare un dolce fresco e carino che ricorderà molto una cassata siciliana.

Prepariamo gli ingredienti sul nostro piano di lavoro:

1) 250 g di ricotta

2) 100 g di meringa italiana (vedi ricetta)

3) 150 g di panna fresca

4) 150 g di canditi o 100 g di gocce di cioccolato

5) 200 g di pan di spagna

6) 100 g di bagna di acqua, zucchero e maraschino

Procuriamoci 6-7 pirottini di alluminio usa e getta.

Lavoriamo la ricotta con una frusta e uniamo i canditi, a questo composto amalgamiamo con una spatola la meringa italiana, cercando di ottenere una crema liscia.

Montiamo la panna non molto ferma, come si dice in gergo lucida, e uniamola alla crema di ricotta.

Con un mestolo riempiamo i pirottini del composto fino ai 3/4, e sopra mettiamo un disco di pan di spagna del diametro più piccolo del pirottino e premiamo leggermente.

Prima di chiudere con la pellicola bagnamo il pan di spagna con la bagna al maraschino.

Mettiamo tutti i pirottini in freezer per almeno mezza giornata, quando li dobbiamo servire li tiriamo fuori dal congelatore e, ancora ben duri li sformiamo rompendo l'alluminio, li mettiamo sul piatto da portata, e aspettiamo 5 min prima di portarli in tavola.
Io, di solito, li servo accompagnati da una crema inglese al pistacchio.

venerdì 20 maggio 2011

Pasta alla Norma

Questa ricetta è dedicata al mio amico Pepi, grande preparatore di Norma.

E' un piatto di origine catanese a base di melanzane, si dice che il nome gli venne dato da Nino Martoglio, noto commediografo catanese, il quale dopo aver provato la pasta e trovandola buonissima e fatta bene, esclamò: "è una Norma!", paragonandola all'opera di Bellini.

Ingredienti:

1) 2 melanzane

2) 500 g di pomodori pelati

3) 2 spicchi di aglio

4) qb di basilico

5) 200 g di ricotta salata

6) 400 g di maccheroni

7) qb di sale e olio

Prima di tutto laviamo e affettiamo le melanzane e le mettiamo sotto sale per far si che perdano un pò del loro amaro.

Nel frattempo facciamo il sugo, soffriggendo lievemente l'aglio, unendo i pelati, il sale ed il basilico, e facendo cuocere per 15 min circa a fuoco moderato.

In una padella con abbondante olio friggiamo le melanzane e le mettiamo ad asciugare su carta assorbente. Ricordo che più olio si usa per friggere e meno verrà assorbito dalle melanzane.

Uniamo al sugo qualche fetta di melanzana tagliata a pezzetti e amalgamiamo bene.

Cuociamo la pasta in abbondante acqua salata, la scoliamo, la mantechiamo nel sugo e su ogni porzione adagiamo una fetta di melanzana, grattiamo la ricotta salata e una fogliolina di basilico.

Questo è un piatto che va bene per tutte le stagioni, forse la versione più invernale è quella al forno.
Cuocendo la pasta a metà, si condisce con lo stesso procedimento, si mette in una teglia da forno con sopra una dadolata di provola affumicata e una grattata di ricotta salata, e via in forno a gratinare.

mercoledì 18 maggio 2011

Salmone marinato al forno

Ieri al mercato dal mio pescivendolo di fiducia ho comprato un bel trancio di salmone. Questo pesce è molto buono, e fa anche bene perché ricco di grassi omega3, ma cuocendolo sulla piastra o in padella ti fa passare la voglia di mangiarlo, per il cattivo odore.

Allora ho pensato di marinarlo e poi cuocerlo in forno. Come contorno ho comprato piselli e fave freschi, che in questa stagione si trovano facilmente, e li ho semplicemente saltati in padella con olio, sale e pepe.

1) 600 g di salmone in un trancio

2) qb salsa di soia, zucchero semolato, aglio in polvere, peperoncino, pepe, zenzero in polvere

Togliamo al trancio la spina centrale, ottenendo così due filetti, ai quali togliamo anche le spine che troviamo nelle carni.

Mettiamo i filetti in una ciotola e li condiamo con tutte le nostre spezie e la soia, copriamo con la pellicola e riponiamo in frigo.

Queste che ho scritto sono le spezie che vi consiglio, ma, come sempre vi dico, potete fare di testa vostra.

Dopo 1/2 giornata il salmone si sarà insaporito, e allora al momento di cuocerlo, lo tiriamo fuori dal frigo, accendiamo il forno a 180°, prepariamo una teglia con carta da forno, ci mettiamo i filetti e li facciamo andare per 20 min. circa.

martedì 17 maggio 2011

Crema chantilly

Fu il principe di Condé a chiedere a François Vatel, nel 1671, di organizzare "la più grande festa del secolo" in onore di Luigi XVI .
Il cuoco per ornare le coppe di fragoline ideò una crema che prevedeva 5 parti di panna ,1 parte di zucchero a velo e la vaniglia.
La crema venne battezzata con il nome del castello dove si svolse l'evento, Chantilly appunto.

Impropriamente spesso nella pasticceria italiana viene chiamata chantilly una crema composta da panna e crema pasticcera, che più correttamente dovrebbe chiamarsi crema diplomatica.

Questa crema,però, anche se ha un nome sbagliato, ha un sapore incredibile. Ottima quindi in abbinamento alle fragole, per esempio in una crostatina.

Gli ingredienti sono pochi e il procedimento è abbastanza breve, ma facciamola comunque con tanto amore, perché è una crema decisamente delicata.

Prepariamo sul piano di lavoro i seguenti ingredienti:

1) 250 g di crema pasticciera (vedi ricetta)

2) 500 g di panna montata

3) 20 g di gelatina in soluzione

Stemperiamo la crema pasticcera fredda di frigorifero con una frusta, fino ad ottenere un composto liscio e omogeneo. Prendiamo metà della crema e scaldiamola al micoonde, quindi uniamoci la gelatina e facciamola sciogliere. Aggiungiamo la restante metà, conservata a parte, della crema fredda.

Incorporiamo delicatamente la panna, precedentemente montata, con un movimento della spatola dal basso verso l'alto, in modo da ottenere una crema areata e leggera.

Copriamo con la pellicola trasparente e conserviamo in frigo per 3-4 giorni al massimo.

Possiamo farcire dei bignè, comporre delle coppe con la frutta o guarnire delle crostate. Questa crema darà alle nostre preparazioni una nota di sofficità unica.

L'uso della gelatina è per rendere il composto più stabile, ma se ne volete fare a meno, fatelo tranquillamente, sopratutto se pensate di consumare la vostra crema in tempi brevi.

lunedì 16 maggio 2011

Plum cake


Se vogliamo proporre un'ottima merenda ai nostri bambini, oggi prepariamo un bel plum cake, un classico talmente semplice che piace un pò a tutti.

Ci dobbiamo procurare uno stampo da plum cake, appunto, che conferirà al nostro impasto la classica forma, e accendiamo il forno a 180°.

Prepariamo sul nostro piano di lavoro gli ingredienti pesati:

1) 100 g di burro a pomata (lasciato a temperatura ambiente o 10 sec. di micro)

2) 180 g di zucchero semolato

3) 150 g di uova intere

4) 180 g di farina 00

5) 1 bustina di lievito per dolci 

6) 100 g di latte

7) 1/2 bacca di vaniglia (o una bustina di vanilina)

Questo è un impasto che parte da una montata di burro a cui aggiungiamo piano piano tutti gli altri ingredienti.

Quindi con lo sbattitore o nella planetaria montiamo il burro con lo zucchero, facciamolo diventare bello gonfio e bianco.

Mescoliamo la farina al lievito e alla vaniglia, uniamo al burro un uovo alla volta con un cucchiaio di farina, fino ad esaurimento degli ingredienti. In ultimo aggiungiamo il latte per fluidificare l'impasto.

Versiamo il tutto nello stampo ed inforniamo per 20- 30 min. circa.

Questo è un impasto molto semplice che però possiamo arricchire con gocce di cioccolato, il classico yogurt, che andiamo a sostituire al latte, farina di mandorle, di noci, cocco, o magari frutti di bosco. 

giovedì 12 maggio 2011

Panna acida

Anche oggi vi suggerisco un altra salsa, la panna acida. Non è molto comune nella nostra cucina, la troviamo spesso nei piatti nordeuropei ed è indispensabile per chi vuole gustarsi un caviale di qualità accompagnato dai classici "blinis", che sono delle focaccine della tradizione russa.

Io personalmente la uso in accompagnamento al salmone affumicato o meglio ancora insieme a un bel trancio fresco fatto sulla piastra. Ma è ottima anche come dressing per le insalate e verdure crude in generale.

Ci occorrono pochi ingredienti e sono:

1) 250 ml di panna fresca

2) 1 vasetto di yogurt al naturale

3) 1/4 di limone (succo)

Mescoliamo il tutto in una ciotola e teniamo in frigo per 24 ore circa, dopo di che la nostra panna acida sarà pronta da servire.

Conserviamola sempre in frigo. Possiamo aggiungere erba cipollina, aneto o menta, che sono i classici abbinamenti.

mercoledì 11 maggio 2011

Tzatziki

Lo tzatziki è una salsa tipica di diverse cucine come quella greca, turca e armena. E' a base di yogurt e aglio, e viene utilizzato solitamente come accompagnamento, es. kebab turco e gyros pita greco.

Io lo uso molto quando faccio dei barbecue, perché lo trovo delizioso insieme a la carne grigliata, che sia manzo, maiale o agnello.
Certo vi deve piacere il sapore dell'aglio, ma come salsa in se non risulta molto pesante, in quanto il suo ingrediente principale è lo yogurt.

Ma passiamo agli ingredienti che ci occorrono:

1) 300 g di yogurt (rigorosamente greco facile da trovare)

2) 1 cetriolo grande

3) 1 spicchio di aglio

4) 2-3 cucchiai di olio evo

5) qb di menta

6) qb di sale

Come in molte ricette tradizionali le varianti sono infinite, si possono trovare l'aceto, la cipolla, varie spezie e al posto della menta l'aneto.

Nella ricetta originale per la dose che vi propongo ci andrebbero 3 spicchi di aglio, ma credo che per i nostri gusti e abitudini alimentari 1 spicchio sia più che sufficiente. Insomma fate a vostro piacimento.

Prima di tutti mondiamo il cetriolo (ma se usate mangiarlo con la buccia fatelo), e lo mettiamo leggermente sotto sale in un colino, in maniera che perda un bel pò della sua acqua.

Nel frattempo tritiamo, o schiacciamo, o magari facciamo a fette l'aglio, e lo uniamo allo yogurt insieme alla menta anch'essa tritata.

Una volta scolato e leggermente strizzato, aggiungiamo il cetriolo, aggiustiamo di sale e in ultimo versiamo l'olio.

In frigo ben chiuso dura qualche giorno.

Provatelo anche sulle verdure grigliate, è un ottimo accompagnamento per le nostre cene estive.

martedì 10 maggio 2011

Maionese

Questa salsa è, forse, la più comune e usata in tutto il mondo. Non ci sono patatine fritte che non vi si accompagnino, non ci sono tramezzini che non la contengano, e potrei andare avanti ad elencare piatti e cibi che vedono la maionese come elemento indispensabile.

La sua origine è antica, e per questo è molto difficile sapere dove nasce veramente.

In realtà si tratta di un'emulsione a base grassa tra il tuorlo dell'uovo e l'olio, con l'aggiunta di acidità come il limone o l'aceto.

Di sicuro è molto più facile usare quella comprata, e se vogliamo spesso è anche più buona e leggera di tante maionesi fatte in casa...

Ciò non toglie, però, che dobbiamo saperla fare, poiché è un fondamentale della cucina e anche perché il giorno che ci dovesse servire, ma ci siamo dimenticati di comprarla, basteranno 5 minuti e la nostra maionese sarà bella e pronta.

Gli ingredienti sono:

1) 1 uovo + 2 tuorli

2) 1/2 cuccchiaino di senape

3) 250 ml di olio di semi ( se volete 125 ml e 125 ml)

4) 1/2 limone (succo)

5) qb di sale

6) 20 g di aceto

Cominciamo con il dire che tutti gli ingredienti devono essere rigorosamente non di frigo, e che se vogliamo il succo del limone e l'aceto potremmo scaldarli al micro.

L'uso della senape non è tanto per un fatto di gusto quanto perché aiuta l'emulsione ad essere più stabile.

L'uso dell'olio di semi alleggerisce il sapore, ma se vogliamo possiamo fare una metà di oliva e una metà di semi, e lo scaldiamo a 121°C al micro. (questo per pastorizzare le uova e avere più tempo per consumarla)

La mia ricetta prevede l'uso del mixer ad immersione, altrimenti bisognerebbe usare la frusta sbattendola però con un movimento costante e deciso.

Quindi in un bicchierone alto mettiamo le uova, il sale, la senape e il succo del limone e l'aceto tiepidi, cominciamo a frullare con il mixer e versiamo a filo tutto il nostro l'olio, fino a che non si sarà formata una cremosa maionese.

Se dovesse impazzire, ipotesi non impossibile ma improbabile, ricominciate con un'altra dose e mano mano aggiungete quella impazzita.

Provare per credere!

lunedì 9 maggio 2011

Torta lemon curd e meringa





La lemon curd è una crema al limone, tipica della cucina anglosassone, che infatti veniva servita insieme a toasts o muffins all'ora del tè, ma che in realtà ritroviamo presente anche nella pasticceria pugliese... tutto il mondo è paese.

Questa torta che vi propongo oggi è una crostata con una base di frolla ripiena di lemon curd appunto, e ricoperta di meringa flambata.

Nulla toglie che possiamo, in alternativa, fare delle minicrostatine e magari decorarle con delle semplici fragole, al posto della meringa.

La crema è deliziosa, aspra e dolce al tempo stesso; molto estiva e soprattutto poco vista, quindi se vogliamo stupire i nostri ospiti proponiamo questa delizia.

Pesiamo gli ingredienti:

1) 5 uova intere

2) 500 g di zucchero semolato

3) 250 g di burro morbido (a temperatura ambiente o 20 sec di micro)

4) 3 limoni non trattati (scorza grattugiata e succo)

5) 3 fogli di colla di pesce (indispensabile se si fa una crostata grande, facoltativa se si fanno minicrostatine)

Mettiamo tutto insieme (il succo di limone per ultimo per non far cuocere le uova) in una pentola, e mettiamo su fuoco moderato e giriamo pazientemente con la frusta fino ad inizio bollore.


Una volta cotta filtriamo con un colino fino, per eliminare le scorze, in una ciotola possibilmente di vetro,  per farla freddare. Aggiungiamo in questo momento la colla di pesce.

Quando si sarà un pò freddata, versiamo la crema sulla crostata, che noi avremo già precedentemente cotto in forno.

Mettiamo la crostata in frigo e facciamo rassodare la crema per almeno 1/2 giornata, dopo di che potremo decorarla con la meringa o con le fragole.

Ingredienti per la meringa da flambare:

1) 100 g di albumi (a temperatura ambiente)

2) 100 g di zucchero semolato

Montiamo gli albumi con lo zucchero a "becco d'uccello", ci riempiamo un sac-à-poche (sacca da pasticceria) con una bocchetta a stella, e facciamo una decorazione sulla crostata, come meglio ci piace.
Se possediamo una fiamma da pasticceria sbruciacchiamo leggermente la superficie, altrimenti accendiamo il grill del forno a massimo aspettiamo che sia arrivato a temperatura e mettiamo la crostata per mezzo minuto fino a che non si sia colorita.

venerdì 6 maggio 2011

quiches di zucchine e spek

Abbiamo già affrontato l'argomento torte salate, ma visto che sono molto pratiche, veloci e sfiziose da piacere un pò a tutti, mi avete chiesto altre idee.

La quiches ha la sua particolarità nell'essere soffice, questa caratteristica gli è data, in quanto preparazione della cucina francese, dalla panna e dalle uova.

Come sempre vi suggerisco di prendere spunto dalle mie ricette, e là dove sia possibile, personalizzarle con ingredienti che più vi piacciono.

Accendiamo il forno a 170°.

Ingredienti:

1) 500 g di zucchine (si possono usare altri tipi di verdure come fagiolini e piselli)

2) 1 confezione di pasta brisé

3) 100 g di spek in 1 fetta unica (lo possiamo sostituire con gorgonzola e fontina)

4) 250 ml di panna fresca

5) 2 uova

6) 2 cucchiai abbondanti di parmigiano

Tagliamo a dadini e facciamo andare in padella, con un pò di olio e sale, le zucchine (non le facciamo stracuocere).

Tagliamo a dadini lo spek e lo uniamo alle zucchine ormai cotte.

Mescoliamo le uova sbattute alla panna, saliamo leggermente e se vogliamo pepiamo, ed uniamo il parmigiano.

Stendiamo la brisé in una tortiera, mantenendo la sua carta, ci mettiamo le zucchine ed il composto di panna e uova.

Inforniamo per 30-40 min sempre a 170°, fino a che sarà tutta bella colorita.

giovedì 5 maggio 2011

Rotolo di nutella

Per poter fare il rotolo abbiamo bisogno di un biscotto abbastanza morbido e malleabile da arrotolarsi con facilità senza rompersi.

Tecnicamente viene definito con un termine francese, biscuit rollé. I biscuit sono le basi di moltissimi dolci, e di conseguenza ce ne sono diversi, quelli più conosciuti sono il biscotto charlotte, il biscotto classico, biscotto savoiardo ed altri.

Questo particolare biscotto è caratterizzato da una doppia montata, di tuorli e di albumi.

Prepariamo gli ingredienti pesati:

1) 88 g di tuorli

2) 225 g di uova intere

3) 225 g di zucchero semolato

4) 1 bacca di vaniglia

5) 138 g di albume

6) 25) g di zucchero semolato

7) 138 g di farina 00

Accendiamo il forno a 250°.

Montiamo in una planetaria o con le fruste elettriche tuorli, uova intere e la prima dose di zucchero.

Mettiamo a montare anche le chiare con la seconda dose di zucchero. (quando montiamo le chiare dopo i tuorli, se usiamo lo stesso contenitore e le stesse fruste, accertiamoci che il tutto sia bene pulito, perché gli albumi odiano i grassi e in loro presenza non monterebbero mai.

Nel frattempo uniamo la farina setacciata un pò per volta ai tuorli, amalgamando con una spatola con un movimento dal basso verso l'alto, per evitare che i tuorli si smontino.

In ultimo al composto uniamo la meringa, sempre con lo stesso movimento delicato ma deciso.

Prendiamo la normale teglia del forno (che si chiama leccarda) ci mettiamo un foglio di carta da forno e vi stendiamo sopra uno strato sottile (1cm) del nostro biscotto, che stenderemo aiutandoci con una spatola di metallo, se la possedete, o altrimenti anche con la lama di un coltello lungo. Cerchiamo di essere delicati nei nostri movimenti, poiché l'unico agente lievitante del nostro biscotto è l'aria che abbiamo incorporato nelle montate, e non dobbiamo sgonfiarla.

Mettiamo la teglia nel forno a 240° per 5-7 min. circa, facciamo freddare tiriamo via dalla teglia e dalla carta.

Stendiamo su tutta la superficie del biscotto la crema di nutella e arrotoliamo.

Naturalmente la farcia può cambiare a seconda dei gusti e soprattutto a seconda della stagione. Ottimo con la ricotta, con una mouse di fragole o di lamponi.

Per conservarlo al meglio lo arrotoliamo nella pellicola, si può anche congelare.

mercoledì 4 maggio 2011

Crumble di mele e lamponi

Il crumble è un altro dolce anglosassone, semplice veloce e tanto tanto buono.

Non ci sono molte spiegazioni da fare ne tanto meno storie da raccontare su questa ricetta, la sua facilità non deve essere scambiata però per banalità. E' un dolce che deve il suo successo al contrasto tra il caldo del crumble e il freddo della pallina di gelato servita sopra, che secondo me è indispensabile.

La nostra ricetta prevede la monoporzione, utilissima per una cena con degli ospiti.

Ingredienti per 4 porzioni:

1) 1 mela renetta

2) qb di lamponi

3) 50 g di burro

4) 50 g di zucchero di canna demerara (quello classico marroncino)

5) 50 g di farina 00

6) 150 g di farina di mandorle

Nota sui lamponi: vanno bene surgelati, e vanno bene anche altri frutti di bosco.

Ci procuriamo 4 cocotte di ceramica da forno (sono indispensabili).


Sbucciamo la mela e la dividiamo in 4 parti, ogni spicchio andrà in una cocotte tagliato a cubetti, e ci aggiungiamo una manciatina di lamponi, riempiendo fino all'orlo.

In una ciotola amalgamiamo grossolanamente, il burro, lo zucchero e le farine. Lavoriamo con la punta delle dita creando delle briciole, appunto il crumble.

Distribuiamo le nostre briciole su ogni cocotte, cercando di creare una montagnetta ( in cottura la frutta tenderà a ritirarsi).

Possiamo mettere in frigo i nostri dolci e quando è arrivato il momento del dessert, accendiamo il forno a 180°, facciamo scaldare ed inforniamo le nostre cocotte messe su di una teglia, per almeno 15-20 min. fino a che il crumble non si sia colorito e non fuoriesca un pò di succo di lampone.

Tiriamo fuori dal forno i crumble e ancora caldi li serviamo su un piattino da frutta con accanto un cucchiaio da minestra con sopra una pallina di gelato alla vaniglia, che dovrà essere messa sul crumle una volta aperto.

martedì 3 maggio 2011

Torta caprese

La caprese è una torta della tradizione napoletana, originaria naturalmente dell'isola di Capri.

E' a base di cioccolato e di mandorle, non è presente la farina, quindi è un dolce adatto per gli intolleranti. Nella mia ricetta, però, è presente lo zucchero a velo, quindi facciamo attenzione a comprarne uno che non contenga glutine, o altrimenti ci arrangiamo frullando con un mixer del comune zucchero semolato.

I modi e gli ingredienti per fare la caprese sono infiniti, potete trovarne tanti e tutti discretamente buoni. La mia ricetta parte da quella che, tecnicamente, si chiama montata di burro e termina con una montata a neve degli albumi. Queste montate saranno il nostro agente lievitante, o meglio lo sarà l'aria che faremo incorporare a questi ingredienti, quindi poniamo particolare attenzione ai due passaggi.

Prima di tutto accendiamo il forno a 180°.

Prepariamo tutti gli ingredienti pesati:

1) 450 g di farina di mandorle

2) 250 g di burro a pomata (10-20 sec. nel micro oppure lasciato a temperatura ambiente)

3) 200 g di zucchero a velo

4) 200 g di uova intere

5) 40 g di tuorli

6) 250 g di cioccolato fondente al 60%

7) 50 g di cacao amaro

8) 60 g di albume

9) 75 g di zucchero semolato

Nota sulle uova: in tutto saranno 6 uova, se parliamo di uova di media grandezza che pesano all'incirca 53 g l'una (20 g di tuorlo+33 g di albume).

Montiamo il burro e lo zucchero a velo, quando diventa bello gonfio e bianco uniamo a filo le uova intere mescolate con i tuorli. Facciamo in modo che le uova si assorbano bene al burro versandole un pò per volta, un lavoro di pazienza, ma che darà un ottimo risultato.

Mettiamo a montare in una planetaria o con le fruste elettriche le chiare con lo zucchero semolato.

Nel frattempo uniamo la farina di mandorle ed il cacao setacciato al burro, mescolando con una spatola.

In ultimo uniamo la montata di albumi ben fermi (a becco d'uccello) al composto, amalgamando con la spatola dal basso verso l'alto (movimento deciso ma delicato).

Versiamo il composto in una tortiera da 28 cm imburrata ed inforniamo a 180° per 30-40 min. circa (fate la solita prova dello stecchino).

lunedì 2 maggio 2011

Baccalà con cipolle

Non so voi, ma a me piacciono molto le ricette agrodolci, questa che vi propongo oggi riprende un piatto siciliano che di solito si fa con il tonno, ma noi lo faremo con il baccalà.

Per baccalà si intende un filetto di merluzzo di grossa pezzatura, messo sotto sale per la conservazione.

Gli ingredienti che ci servono sono:

1) 4 filetti di baccalà da 150-200 g

2) qb farina 00

3) qb olio per friggere

4) 2 grosse cipolle

5) 1/2 bicchiere di vino bianco

6) 1/2 bicchiere di aceto

7) 2 cucchiai di zucchero semolato

8) qb sale e pepe

Tagliamo non troppo finemente le cipolle, le mettiamo in una padella con un pò d'olio, e a fuoco moderato le facciamo appassire, condiamo con sale, pepe e zucchero. Sfumiamo con il vino e l'aceto e facciamo cuocere per 5 min.

Prendiamo i nostri filetti, che devono essere ovviamente dissalati, li asciughiamo leggermente e li infariniamo.

Prepariamo un pentolino con dell'olio, lo portiamo a temperatura e friggiamo il baccalà.

Prepariamo una teglia da forno, di ceramica o usa e getta di alluminio, vi disponiamo le cipolle, sopra i filetti di baccalà e copriamo con un foglio di alluminio.

Accendiamo il forno a 180° e una volta caldo inforniamo la teglia per 30 min. circa.