venerdì 29 aprile 2011

Brownies

Un altro dolce, ancora al cioccolato, per smaltire tutte le uova di Pasqua. Ma oggi, in onore di William e Kate, che si sono sposati da poche ore, propongo un dolce della cucina anglosassone.

Il brownie consiste in una mattonella al cioccolato che si taglia a cubi servito con zucchero a velo.

Ingredienti:

1) 110 g di cioccolato fondente al 60%

2) 110 g di burro

3) 120 g di zucchero semolato

4) 120 g di zucchero di canna moscovado (quello molto scuro, umido e con un aroma molto forte)

5) 2 uova intere

6) 50 g di noci tritate

7) 155 g di farina 00

8) 1/2 cucchiaino di lievito

9) 1/2 bacca di vaniglia (oppure una bustina di vanillina)

Accendiamo il forno a 180° e ci procuriamo una teglia rettangolare di alluminio usa e getta.

Sciogliamo il cioccolato ed il burro (al micro o a bagnomaria), uniamo gli zuccheri mescolando con una spatola e aggiungiamo un uovo alla volta.

Mettiamo insieme la farina ed il lievito e li aggiungiamo al composto setacciandoli.

Non ci scordiamo le noci e la vaniglia.

Mettiamo il tutto nella teglia e via in forno per 20 min circa. (fate la prova dello stecchino)

giovedì 28 aprile 2011

Tortino al cioccolato con cuore caldo

Oggi proviamo il famoso tortino che si trova ormai in tutti i ristoranti, golosissimo dolce al cioccolato che va servito rigorosamente con un pò di panna montata accanto.

Il tortino viene inventato dallo chef-pasticciere Maurizio Santin che, come accade per molte delle migliori invenzioni culinarie, sbaglia una ricetta del padre e dal forno esce questo splendido quanto inaspettato dolce.

Prepariamo sul nostro piano di lavoro i seguenti ingredienti pesati:

1) 180 g di cioccolato fondente al 60 %

2) 100 g di burro

3) 150 g di zucchero semolato

4) 40 g di farina 00

5) 4 tuorli e 4 chiare

6) 1/2 bacca di vaniglia

Sciogliamo il cioccolato al micro ed uniamo a sciogliere il burro. Oppure mettiamo il cioccolato ed il burro a sciogliere a bagnomaria.

Uniamo la vaniglia e i tuorli al cioccolato, uno alla volta, mescolando bene con una spatola.

Forse il composto potrà risultare un pò scomposto (non è un gioco di parole), ma il cioccolato, il burro e i tuorli hanno un alto concentrato di grassi, che scaldati fanno fatica a legare, ma basterà insistere nel girare bene con la spatola o con una frusta, dal centro verso l'esterno, ed il nostro cioccolato risulterà bello liscio.

Mettiamo a montare a neve le chiare con lo zucchero.

Uniamo la farina setacciata, un pò alla  volta, al cioccolato.

Imburriamo e infariniamo dei pirottini di alluminio usa e getta.

Uniamo le chiare montate al composto di cioccolato con il solito movimento dal basso verso l'alto aiutandoci con una spatola.

Versiamo il composto nei pirottini fino a 3/4 e mettiamo in freezer per mezza giornata.

Quando ci servono li cuociamo direttamente in forno a 200° e li togliamo appena la superficie risulterà cotta, quindi per 4-5 min circa.

Li sformiamo delicatamente, rompendo con le dita il pirottino. E serviamo subito con abbondante panna montata.

mercoledì 27 aprile 2011

Lasagnetta pesto e gamberi

Non so voi, ma io adoro la pasta al forno!
Bianca, rossa, con pasta all'uovo o di semola, con la carne o le verdure, come la faccio, la faccio è sempre grandiosa. E' il forno che nella cottura amalgama tutti i sapori, li esalta, ed il risultato è garantito...

Oggi ve ne propongo un tipo veloce, perché non contiene molti ingredienti.

1) 250 g di pasta all'uovo (consiglio quella comprata una certa "sfoglia velo")

2) besciamella di 1 l di latte (vedi ricetta)

3) 3-4 cucchiai di pesto

4) 200 g di gamberetti surgelati

5) 200 g di zucchine romanesche

6) 100 g di parmigiano grattugiato

7) 50 g di burro

Facciamo la besciamella con 1 litro di latte (vedi ricetta) e vi aggiungiamo il pesto e metà del parmigiano.

Tagliamo le zucchine a dadini e le saltiamo in padella con un pò di olio e di sale.

Sbollentiamo per 2 min. i gamberetti in acqua bollente salata.

Uniamo sia i gamberetti che le zucchine al composto di besciamella, sarà più pratico avere tutto insieme.

Prendiamo una teglia di alluminio, usa e getta, da 8 porzioni, la imburriamo leggermente, se abbiamo comprato la sfoglia che ho suggerito, possiamo metterla direttamente nella teglia cruda (risparmiandoci di doverla cuocere in acqua), spargiamo con un mestolo uno strato di condimento ed andiamo avanti fino ad esaurimento degli ingredienti.

L'ultimo strato deve essere di condimento, naturalmente, infine spolverizziamo con il restante parmigiano e mettiamo qualche fiocchetto di burro.

Possiamo congelarla, per usarla quando meglio ci servirà, altrimenti cuociamo a 180° fino a che non avrà assunto un aspetto dorato ( 20 min. circa).

martedì 26 aprile 2011

Panna cotta

La panna cotta è il dolce più facile del mondo. Io non l' avrei nemmeno pubblicata questa ricetta, ma quando ho saputo che per farla molti comprano il preparato al supermercato, mi sono sentita in dovere di farlo.

Ingredienti:

1) 600 ml di panna fresca

2) 150 ml di latte

3) 120 g di zucchero semolato

4) 10 g di colla di pesce

5) 1/2 bacca di vaniglia (o 1 bustina di vanillina)

6) 60 g di cacao (se si vuole fare la panna cotta al cioccolato)

In un pentola mettiamo la panna, il latte, lo zucchero e la vaniglia e facciamo scaldare tanto quanto basterà per far sciogliere la colla di pesce, che avremo fatto ammollare nell'acqua fredda. Mescoliamo bene con una frusta per distribuire bene la colla.

Facciamo attenzione a non far bollire il composto per mantenere il sapore della panna intatto.

Procuriamoci dei contenitori dove servire la panna cotta, quelli che più ci piacciono: bicchieri di vetro, cocotte di ceramica, bicchierini (shottini)....

Versiamo il composto ormai intiepidito nel contenitore che abbiamo scelto. Mettiamo in frigo e lasciamo rassodare per almeno 3 ore.

Se usiamo dei bicchieri trasparenti, un'idea carina è quella di alternare una strato di panna cotta bianca e uno al cioccolato. Mettiamo prima un composto, facciamo rassodare in frigo, e versiamo il secondo gusto, possiamo fare anche più strati.

Per il topping ci sbizzariamo: cioccolato fuso, composta di frutti di bosco o fragole, caramello, nutella, miele, insomma quello che più vi piace o, come sempre, quello che avete nella dispensa.

venerdì 22 aprile 2011

Torta salata con feta e pasta fillo



Le torte salate insieme alle quiches sono una soluzione ottima per risolvere un pranzo, o magari un pic nic.
Non stufano mai perché sono varie sia nei contenuti, sia nelle basi che possiamo usare.

Questa che vi propongo oggi richiama molto la cucina greca, dalla pasta fillo che una volta cotta risulterà croccantissima, alla saporita feta.

Ingredienti:

1) 1 confezione di pasta fillo (potete usare anche la pasta bric)

2) 500 g di spinaci (potete lessarli o saltarli in padella con un pò di burro, come meglio preferite)

3) 1 fetta di feta (= 1 confezione)

4) 4 uova intere

5) 100 g di pinoli (che farete tostare in padella)

6) 100 g di olive greche (consiglio di snocciolarle)

7) 50 g di emmental grattugiato

8) qb sale, pepe, origano

Accendiamo il forno a 180° e prepariamo una teglia da forno tonda con i bordi un pò alti (una padella che può andare in forno andrebbe benissimo).

Prepariamo il ripieno, unendo le uova sbattute, con la feta, sale, pepe, emmental, pinoli tostati, olive e gli spinaci.

Mettiamo un bel pezzo di carta da forno sul piano di lavoro, dopo averla passata sotto l'acqua e strizzata.
Stendiamo sopra la carta 4 fogli di pasta, uno accanto a l'altro, formando un quadrato, spennelliamo con un pò d'olio e se volete sale, stendiamo sopra altri 4 fogli con olio e sale, facendo 3 strati.

Poniamo il tutto, compresa la carta nella tortiera. Mettiamo il ripieno, e ricopriamo con i lembi di pasta che sono rimasti fuori. Spennelliamo con altro olio e sale e se vi piace del rosmarino.

Inforniamo a 180° per 15-20 min. finché non si è colorita, poi abbassiamo a 160° altri 10 min.

Facciamo freddare e sformiamo togliendo la carta da forno.

Con la stessa pasta e lo stesso ripieno potete fare dei rotolini da usare come "finger food" per un buffet o un aperitivo.

Insieme ad un'insalata greca ed una birra ben fredda, ed il nostro pic nic è fatto!

giovedì 21 aprile 2011

Pastiera napoletana


La sirena Partenope, simbolo di Napoli, ogni Primavera emergeva dalle acque del Golfo, allietando i napoletani con la sua voce melodiosa. Le genti, per ringraziarla, le portarono in dono ricotta, grano, uova, farina e fiori d'arancio.
La sirena depose queste offerte agli dei, che le unirono e crearono la Pastiera, che superò, in dolcezza, il canto della stessa sirena.

E non dico altro.....

Ingredienti del ripieno:

1) 400 g di grano cotto (trovate le confezioni al supermercato)

2) 100 g di latte

3) 30 g di burro (o strutto, ricetta originale)

4) 700 g di ricotta di pecora

5) 600 g di zucchero semolato

6) 5 uova intere + 2 tuorli

7) qb aromi: fiori d'arancio(in fialette), vaniglia, cannella

8) 20 g di cedro candito

Ingredienti della frolla:

1) 500 g di farina 00

2) 200 g di zucchero semolato

3) 200 g di burro (o strutto, ric. origin.)

4) 3 uova intere

Impastiamo la frolla con la solita tecnica, e mettiamola a riposare in frigo per almeno 30 min.

In una pentola scaldiamo il grano con la dose di latte e di burro.

Lavoriamo la ricotta, lo zucchero, le uova e gli aromi, fino da ottenere una crema, che andremo ad unire al grano ed al cedro tagliato a dadini.

Stendiamo la frolla, ormai riposata, e foderiamo lo stampo, che abbiamo precedentemente imburrato. Ricordo che questo passaggio lo facciamo per far si che la parte sottostante della torta si cuocia meglio, grazie al potere di induzione di calore del burro.

Teniamo da parte un pò di impasto per fare la decorazione a strisce sopra la torta.

Riempiamo con la crema di ricotta e grano, decoriamo ed inforniamo a 150-160° per circa 1 ora, finché la pastiera avrà preso un colore ambrato.

Una volta freddata la serviamo spolverizzata con dello zucchero a velo.

mercoledì 20 aprile 2011

Besciamella

Oggi affrontiamo una ricetta tanto facile, quanto importante. La besciamella è una salsa di origine francese, che prende il nome dal marchese Louis de Béchameil, al quale era stata dedicata, ma che spesso viene indicato come suo inventore.
Conosciuta anche come "salsa bianca", viene usata come base per molteplici preparazioni.

Ingredienti:

1) 1 l di latte

2) 100 g di burro

3) 100 g di farina

4) qb di sale

5) qb di noce moscata

Ci sono due tecniche di preparazione, la prima consiste nel preparare un roux ( burro+farina) caldo, in un pentolino facendo cuocere bene la farina, per attenuarne il sapore, aggiungendo poi il latte freddo, e mescolano fino a portare a bollore e fino a che il cucchiaio si vela della salsa.

La seconda tecnica è, al contrario, lavorare la farina ed il burro freddo con le mani, fino da crearne una palla liscia e metterla in frigo per farla freddare. Scaldare in un pentolino la dose di latte unendo il roux freddo.

Io personalmente usa la prima tecnica, per lasagne, cannelloni, pasta gratinata....
La seconda, priva del latte, la trovo più indicata per fare una "démi glace", ovvero addensare i fondi di cottura degli arrosti, creano quella salsina vellutata, che si accompagna alla carne.

Una derivazione della besciamella è la salsa Mornay:

1) sciogliamo 2 tuorli con 2 cucchiai di panna,

2) uniamo i tuorli a 500 ml di besciamella e facciamo arrivare a bollore,

3) togliamo dal fuoco ed uniamo 30 g di burro e 100 g di groviera grattato.

Quest'ultima è indicata per accompagnare del pesce, delle uova sode, ma io la trovo strepitosa per condire gli asparagi lessati.

martedì 19 aprile 2011

meringa italiana

La ricetta di oggi è una ricetta base per la preparazione di semifreddi, mouse varie e chantilly da freezer.
Abbiamo già detto che di meringhe ne esistono diverse, e abbiamo anche fatto gli spumini, che consistono in una meringa cruda da cuocere in forno. Questa particolare meringa, invece, è cotta e si usa in ricette fredde.

Non ci dobbiamo spaventare, è più difficile a dirsi che a farsi.
Devo dire, però, onestamente che è una preparazione per persone avvezze alla pasticceria, più che altro per la precisione in alcuni passaggi, che è indispensabile.

Gli ingredienti sono pochi e sono i seguenti:

1) 400 g di zucchero semolato

2) 100 ml di acqua

3) 250 g di albume

4) 100 g di zucchero semolato

Mettiamo sul fuoco in un pentolino la dose più grande di zucchero insieme all'acqua e lo facciamo andare.

Questa volta è necessaria una planetaria dove metteremo la chiare a temperatura ambiente con la dose più piccola di zucchero, e la facciamo partire.

Ma torniamo allo sciroppo, quando comincerà a bollire lo facciamo andare fino a che non avrà raggiunto i 121°, che misureremo se abbiamo un termometro a sonda (facile da reperire anche a basso costo).

Altrimenti alla vecchia maniera, bagnandoci il pollice e l'indice, infilandoli velocemente nello sciroppo e immergendoli subito nell'acqua, se lo zucchero si scioglie, non è ancora pronto, se si cristallizza subito ha superato la temperatura, se si forma, invece, una pallina morbida allora sarà a 121° circa. Inutile dire che l'uso del termometro ci eviterà facili bruciature.

Prendiamo il pentolino e versiamo a filo lo sciroppo nelle chiare che stavano montando.

Facciamo andare fino a che la temperatura non si sia abbassata.

Questa è la meringa italiana, ed è una preparazione che renderà le vostre creme più stabili, e farà si che i vostri semifreddi nel freezer non ghiacceranno indurendosi, ma rimarranno morbidi al taglio.

Può essere conservata a lungo nel freezer, chiusa in un contenitore, ed usata all'occorrenza.

lunedì 18 aprile 2011

Cheese cake semifreddo


Per il compleanno di mio figlio Tommaso, ho preparato una golosissima cheese cake in una versione semifreddo per un semplice motivo di comodità, ovvero quello di averla potuta preparare con un certo anticipo conservandola in freezer.

Questa è una versione non cotta, naturalmente, e qualche ingrediente differisce dalla ricetta originale, alla quale, come diciamo sempre, bisogna portare rispetto.

Prepariamo sul nostro piano di lavoro i seguenti ingredienti pesati:

1) 500 g di formaggio cremoso (consiglio il philadelphia)

2) 100 g di zucchero a velo

3) succo di 1 limone

4) 250 ml di panna fresca

5) 200 g di meringa italiana (se non sapete neppure cos'è usate 10 g di colla di pesce sciolta in 2 cucchiai di latte)

6) 200 g di biscotti grancereali al cioccolato (nella ricetta originale si usano i digestive)

7) 100 g di burro fuso

Passiamo i biscotti al cutter, o rompiamoli con un matterello fino a sbriciolarli.
Fondiamo il burro con 20-30 sec di micro ed uniamolo ai biscotti. Il composto lo posizioniamo all'interno di una tortiera a cerniera, oppure, se lo possedete, dentro un anello d'acciaio da pasticciere, il tutto lo mettiamo in frigo a compattare.

Uniamo il formaggio con lo zucchero ed il limone, con una frusta o nella planetaria.
L'uso del succo del limone è per riequilibrare l'acidità  del formaggio, che viene attenuata dall'uso dello zucchero.

Se abbiamo della meringa italiana, che vi spiegherò domani, la uniamo al formaggio, altrimenti usiamo la colla di pesce, ammollata nell'acqua fredda e sciolta al micro con due cucchiai di latte.

Montiamo la panna e la uniamo al composto con delicatezza ma con decisione dal basso verso l'alto, usando una spatola.

Il tutto lo versiamo sulla base di biscotti, che ormai si sarà indurita, e lo pareggiamo il più possibile con una spatola. Riponiamo la torta nel freezer per almeno 3 ore.

Possiamo decorare la torta con delle fragole, se, per esempio la accompagnamo con una composta di fragole, appunto, che faremo semplicemente mettendo sul fuoco in un pentolino 200 g di fragole con 2 cucchiai di zucchero e facciamo andare per qualche minuto, giusto il tempo di creare un delizioso sughetto.

venerdì 15 aprile 2011

Casatiello

Tipica preparazione pasquale campana, il casatiello è una ricca ciambellona di pasta di pane condita da formaggi e salumi.
In questo caso la ricetta, per chi non avesse voglia ne il tempo, può prevedere la pasta lievita comprata dal nostro fornaio.
Ma come ben sapete, adoro preparare il pane, la pizza, quindi mi auguro che facciate tutto con le vostre mani.

Con un certo anticipo (se potete la sera prima e mettete a lievitare in frigo tutta la notte) impastiamo:

1) 400 g di farina 00

2) 100 g di farina manitoba

3) 12 g di lievito di birra fresco ( mezza bustina di lievito secco liofilizzato mastro fornaio)

4) 260 g di acqua

5) 10 g di olio evo ( potete usare anche altri grassi, la ricetta originale prevede lo strutto)

6) 10 g di sale

Nella planetaria con il gancio, oppure a mano in una ciotola, mettiamo le farine, il lievito e l'acqua a temperatura ambiente, impastiamo bene fino ad avere un composto ben incordato. Aggiungiamo l'olio e facciamo assorbire ed in ultimo il sale.

Sul tavolo da lavoro finiamo di impastare e formiamo una palla, la rimettiamo nella planetaria, copriamo bene con la pellicola e mettiamo a lievitare in frigo per una notte o a temperatura ambiente per 2-3 ore ( deve raddoppiare di volume).

Tagliamo a tocchetti, oppure tritiamo i seguenti ingredienti:

1) 150-200 g di salumi vari ( mortadella, salame, prosciutto crudo o cotto....etc, etc)

2) 150- 200 g di formaggi ( emmental, fontina, provolone, asiago....etc, etc)

Accendiamo il forno a 200° e prepariamo uno stampo a ciambella unto di olio.

Una volta lievitata la nostra pasta la lavoriamo e la stendiamo delicatamente, se ci riusciamo e avendo un pò di pazienza solo con le dita, altrimenti aiutiamoci con un mattarello, cercando di dare una forma rettangolare.
Spargiamo i salumi e i formaggi e arrotoliamo per lungo, formando una salamone, che andremo ad adagiare nello stampo. Facciamo rilievetare per 20-30 min. Spennelliamo con del rosso d'uovo allungato con l'acqua ed inforniamo per 30-40 min circa (ricordiamoci che ogni forno è diverso).

Lo sformiamo solo quando sarà raffreddato altrimenti rischieremo di romperlo.

giovedì 14 aprile 2011

Caponatina di verdure

Questa è una splendida ricetta della cucina siciliana, diversa ogni volta che la si prepara, diversa da città a città, diversa da famiglia a famiglia, ma sempre uguale da centinaia di anni.

La ricetta originale richiede degli ingredienti base obbligatori e prevederebbe la frittura di ogni singolo ingrediente. Dico prevederebbe perché nella mia versione evito di friggere, per questioni di tempo e per ottenere un prodotto finale più leggero.

Ricordiamoci sempre, però, di essere umili e rispettare sempre le ricette originali, nel senso proprio di portare loro rispetto, per poi essere liberi di poterle modificare secondo le proprie esigenze.

Prendiamo la padella più capiente che abbiamo, ci mettiamo un pò d'olio e vi mettiamo tutti glia ingredienti tagliati a tocchetti.

Ingredienti obbligatori:

1) 2 coste di sedano

2) 1 cipolla

3) 100 g di olive verdi denocciolate

4) 50 g di uvetta sultanina

5) 50 g di pinoli

6) 2-3 cucchiai di zucchero

7) qb di aceto bianco

8) qb di sale

Ingredienti facoltativi:

9) 1 melanzana

10) 1 peperone

11) 2-3 zucchine

Mettiamo tutto insieme tranne uvetta, pinoli e olive che verranno aggiunti solo a 3/4 cottura, quando metteremo lo zucchero e l'aceto.

La padella sul fuoco moderato con un coperchio sopra, facciamo andare un pò le verdure, dopo qualche minuto aggiungiamo il sale e facciamo cuocere. A 3/4 cottura spargiamo lo zucchero ed irroriamo con l'aceto.
Aggiungiamo le olive, i pinoli e le uvette ammollate e risciacquate bene e facciamo finire la cottura.

Si dice che un altro ingrediente molto importante sia il frigorifero, infatti la caponata più riposa e più tutti i suoi sapori si esalteranno. Quindi prepariamola il giorno prima per il giorno dopo.

mercoledì 13 aprile 2011

Muffins al cioccolato

Dolci tipici anglosassoni, i muffins sono ormai arrivati sulle nostre tavole, per delle ottime colazioni, o magari in versione mini deliziosi per l'ora del tè.

Prepariamo sul nostro piano di lavoro tutti gli ingredienti già pesati:

1) 225 g di farina 00

2) 36 g di cacao amaro

3) 100 g di zucchero di canna (meglio se moscovado)

4) 15 g di lievito

5) 285 g di latte

6) 75 g di uova intere

7) 70 g di burro fuso ( con 20 sec di microonde)

8) 50 g di miele ( 10 sec di micro)

9) 105 g di gocce di cioccolato

Questa volta lavoreremo a mano in una ciotola aiutandoci con una frusta. E lo faremo perché non dovremo montare niente, ma soprattutto non ci dovremo preoccupare dei grumi.

Accendiamo il forno a 180° e prepariamo dei pirottini di carta tipici dei muffins, ma che dovremo sistemare nei buchi delle teglie sempre da muffins. Se non avete niente di tutto ciò, usate pirottini di alluminio, quelli usa e getta.

Mettiamo nella ciotola prima tutte le polveri: farina, cacao, zucchero e lievito. Uniamo poi tutti i liquidi: latte, uova, burro e miele. In ultimo le gocce di cioccolato. Mescoliamo senza preoccuparci troppo dei grumi.

Mettiamo il composto nei pirottini con un mestolino oppure aiutandoci con due cucchiai, riempiendoli fino a 3/4.

Inforniamo per 10-15 min.

Se organizzate il brunch di Pasquetta, perché no, proponeteli...

lunedì 11 aprile 2011

Torta rustica

Un'altra ricetta facile facile, che ci può essere utile per un pranzo informale o magari per una pic nic di Pasquetta.

1) 1 rotolo di pasta sfoglia o brise'

2) 500 g di spinaci

3) 100 g di speck

4) 100 g di emmental

5) 2 uova

6) 50 g di olive nere snocciolate

Lessiamo gli spinaci, li facciamo freddare e ci uniamo gli altri ingredienti fatti a pezzetti e le uova sbattute.

Scaldiamo il forno a 160*, ed inforniamo fino a che i bordi della torta non si siano colorati (20-30 min.)

Ricordiamoci che la pasta sfoglia va cotta lentamente e ad una temperatura moderata, per dargli il tempo di sfogliare, appunto.

venerdì 8 aprile 2011

Cornettini speck e fontina

Semplici, anche un bambino potrebbe farli... anzi se avete dei bambini fateli con loro.

1) 1 confezione di pasta sfoglia tonda

2) 100 g di fontina

3) 100 g di speck

Come abbiamo già detto, se avete un altro formaggio o un altro affettato, usateli.

Apriamo il rotolo di sfoglia e tagliamo degli spicchi, come una torta, prima 4, poi 8 e in fine 16.
Poniamo sulla parte larga di ogni spicchio un pezzetto di formaggio e una striscia di speck.
Arrotoliamo tutti i nostri triangoli partendo dalla parte più larga fino alla punta, senza stringere troppo, lasciamo lo spazio alla pasta sfoglia per crescere.
Accendiamo il forno a 160°, ne frattempo mettiamo la teglia con i cornetti in frigo, per far si che la pasta si raffreddi.
Prima di infornare spennelliamo delicatamente i cornetti con un rosso d'uovo allungato con un pochino di acqua, e se li avete a disposizione spargete dei semi di papavero oppure di sesamo.
Inforniamo a lasciamo fino a che non assumeranno un aspetto gonfio e croccante ( 15-20 min circa).

Qualche idea per Pasqua

Quando arriva il periodo pasquale c'è la consuetudine di fare le cosiddette "pulizie di Pasqua", nella tradizione ebraica sono molto importanti e ancora oggi accuratamente eseguite.
Forse sarà per questo che tutte le ricette, che mi sono venute in mente da preparare per questo evento, hanno come principio di base quello del riciclo o meglio quello della pulizia del nostro frigo e della nostra dispensa.
Un momento, non vuol dire che queste ricette non debbano essere buone ne tanto meno sfiziose.
Anzi quando apro il mio frigo tirando fuori pezzi di formaggio solitari, verdure già cotte annoiate e avanzi di affettati depressi, e li trasformo in una splendida e golosissima torta rustica, provo una profonda soddisfazione.
Come dice De André: "... dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior...", certo non voglio cucinare il letame, anche se alcune tribù indigene mangiano quello delle scimmie, ma il succo del discorso è che non si butta niente.

La prima ricetta che voglio proporvi, ottima per il brunch di pasquetta, è quella dei cornettini speck e fontina.

giovedì 7 aprile 2011

Pane al latte

Se c'è una cosa che mi piace cucinare in assoluto è il pane.
Il pane è un alimento vivo, che nasce dall'unione di pochi e semplici ingredienti, cresce, prende vita, si evolve e modifica la sua sostanza, fino al prodotto finale.
Un momento, non sto parlando di un bambino, ma di certo, per fare un buon pane bisogna trattarlo con amore e delicatezza, come se lo fosse.
Il pane ha un significato ed un'importanza primordiale per gli uomini. L'atto di spezzare il pane per dividerlo con qualcuno rappresenta un grande gesto d'amore.
I nostri ospiti, quindi, trovando a tavola il pane fatto da noi, capiranno da subito che la cena che gli avete preparato sarà sicuramente una cena speciale!

Prima di tutto dobbiamo preparare un "lievitino":

1) Lavoriamo insieme 100 g di farina forte (manitoba), 50 ml di latte e 1 bustina di lievito di birra secco (è molto più pratico di quello fresco, che ha una scadenza; questo secco può essere tenuto nella dispensa; attenzione, dovete però comperare quello con la confezione blu e argento "mastro fornaio", che è lievito di birra liofilizzato, in microgranuli.

2) In una ciotola mettiamo dell'acqua tiepida e ci immergiamo la nostra palla di impasto, che all'inizio andrà a fondo e dopo 15 min. circa, vedrete verrà a galla.

Nel frattempo pesiamo tutto gli altri ingredienti e ce li mettiamo sul nostro piano di lavoro:

1) 150 ml di latte a temperatura ambiente

2) 400 g di farina 00

3) 1 uovo intero

4) 50 g di zucchero semolato

5) 50 g di burro a pomata

6) 5 g di sale

Quando il nostro lievitino sarà venuto a galla, lo prendiamo e lo strizziamo delicatamente come una spugna. Lo mettiamo nella planetaria con la farina ed il latte e cominciamo a lavorare.

Nel momento in cui il composto si è incordato uniamo l'uovo, di seguito lo zucchero. Poi proseguiamo con il burro un pò per volta, in ultimo il sale. Ricordiamoci di tenere sempre il sale e il lievito lontani, nel
procedimento della ricetta, poiché il sale inibisce il potere del lievito.

Formiamo una palla, la mettiamo in una ciotola coprendo con la pellicola e facciamo lievitare per 4 ore.

Accendiamo il forno a 200°.

Riprendiamo il composto, lo lavoriamo delicatamente e cominciamo a formare dei panini, dalle forme e delle dimensioni che più preferiamo.

L'impasto di questo pane è particolarmente adatto per far fare i panini ai vostri bambini, perché non risulta affatto appiccicoso ed è molto plastico, quindi facile da plasmare.
Io mi diverto a dare un pò di pasta a mio figlio Tommaso e fare a gara con lui a chi fa le forme più carine..... provate anche voi!

Mettiamo i panini nella teglia con carta da forno e li facciamo rilievitare per 20-30 min.

Al momento di infornarli, li spennelliamo con il rosso di un uovo allungato con un pò d'acqua.

Li facciamo cuocere fino a che non risulteranno belli gonfi e dorati. (15-20 min)

Sono deliziosi gustati con la marmellata, ma ancora più sfiziosi con il salame per la nostra colazione di pasquetta.

mercoledì 6 aprile 2011

Pasta frolla

Un'altra ricetta fondamentale per la pasticceria è la pasta frolla, questa può servire da base per moltissimi dolci.
Di frolle ce ne sono diverse a seconda degli usi ( grossa, fine, montata, bretone, etc. e etc.), quella che vi propongo ora la si può usare per diverse preparazioni.
Prepariamo sul nostro piano di lavoro tutti gli ingredienti pesati:

1) 500 g di farina 00 (o debole)

2) 300 g di burro salato ( oppure aggiungiamo un pizzico di sale)

3) 200 g di zucchero a velo

4) 80 g di tuorli

- Nota sul punto 3): l'uso dello zucchero a velo renderà il composto più friabile.

Esecuzione:

1) nella planetaria, lavoriamo la farina, lo zucchero ed il burro a temperatura ambiente fatto a tocchetti

2) quando il tutto risulterà come la sabbia bagnata, uniamo i tuorli

3) se il composto non dovesse risultare già liscio, finiamo di lavorarlo a mano sul nostro piano di lavoro

4) prendiamo un foglio di carta da forno ci mettiamo la frolla, la schiacciamo formando un rettangolo, chiudiamo a pacchetto e mettiamo in frigo per almeno 30 min.

Il riposo in frigo è fondamentale prima di tutto per far freddare il burro e soprattutto perché quando si lavora la farina, in gergo, si dice che si innervosisce, quindi ricordiamoci sempre, quando facciamo la pasta all'uovo o magari la pizza di farla riposare o altrimenti per stenderla non collaborerà.

Quando riprendiamo la frolla dal frigo non la stendiamo tutta insieme, ma usiamo solo quella che all'incirca ci serve. La rilavoriamo leggermente, infariniamo il piano di lavoro e con uno stendi pasta la stendiamo.

Se dobbiamo fare una crostata imburriamo leggermente la teglia, non per paura chi si attacchi, ma solo perché il burro farà da conduttore di calore e aiuterà la frolla a cuocere meglio sotto.
Ed inoltre, una volta nella teglia, ricordiamoci di bucarla, per evitare che si gonfi a causa dell'aria che rimane tra la pasta e la teglia.

Se vi cimentate nella crostata di frutta, come vi suggerivo ieri, cuocete la base e secco a 180°, coprendo con carta da forno e usando come peso dei fagioli secchi o del riso crudo.
Spargiamo la crema pasticcera, precedentemente preparata, disponiamo la frutta che preferiamo, ed in ultimo, ma secondo me di grande importanza, diamo una spennellata di gelatina di copertura, per due semplici motivi: primo la gelatina proteggerà la frutta e la crema dall'aria, e secondo darà al dolce un aspetto decisamente più gradevole.

Nel caso ci avanzi un pò di pasta frolla la stendiamo e tagliandola con delle formine possiamo fare dei deliziosi biscotti, i quali una volta cotti a 180°, possono essere immersi per metà nel cioccolato fuso.
Questo lavoro piace molto a mio figlio Tommaso, che si diverte a staccare i biscotti dalle formine e magari decorarli con le gocce di cioccolato. Anche Carolina vuole partecipare, certo avendo 1 anno crea più scompiglio che altro, ma un pò di farina in giro vale il suo divertimento.

Ma se non abbiamo voglia o tempo, la nostra pasta potrà tranquillamente essere messa in congelatore, ben chiusa nella pellicola, per usarla quando più ci sarà comodo.

martedì 5 aprile 2011

Crema pasticcera

Oggi voglio suggerirvi una ricetta semplice per affrontare un classico della pasticceria che spesso mette un pò in difficoltà chi non è molto pratico in cucina.
Ma passiamo subito agli ingredienti, che vi ricordo, dobbiamo pesare precedentemente per essere pronti sul nostro piano di lavoro.

1) 400 ml di latte intero

2) 100 ml di panna fresca

3) 100 g di tuorli

4) 150 g di zucchero semolato

5) 30 g di amido di mais (maizena)

6) i semi di 1/2 bacca di vaniglia

- Nota sui punti 1) e 2): la quantità totale di liquido, per questa proporzione, deve essere 500 ml, ma se non abbiamo la panna a disposizione, usiamo tutto latte. Allo stesso modo, se abbiamo comperato al supermercato una confezione di panna da 125 ml, la uniremo a 375 ml di latte.
L'uso della panna è consigliato per dare più corposità alla nostra crema, quindi non è indispensabile ma è quel tocco in più.
- Nota sul punto 5): l'uso della farina 00 è ormai obsoleto e superato, sia per una questione organolettica, sia per un fatto di praticità. Quindi si usano orami gli amidi: di mais, di riso o di patate.
- Nota sul punto 6): non dimentichiamo mai di aromatizzare i nostri dolci. La vaniglia, come anche la scorza di limone sono gli aromi classici della crema pasticcera, ma a seconda dell'uso e dell'abbinamento che ne dobbiamo fare, possiamo sbizzarrirci come meglio vogliamo. ( sambuca, maraschino, cannella, zenzero, etc. etc.)

Esecuzione:

1) Nella planetaria o con le fruste montiamo i rossi con lo zucchero, la maizena e la vaniglia, il tutto deve risultare bello gonfio e montato.

2) In un pentolino, nel frattempo, sul fuoco facciamo scaldare il latte e la panna.

3) Quando sono caldi ci versiamo dentro i tuorli ben montati, e come per miracolo vedremo che rimarranno in superficie, galleggiando per effetto dell'aria incorporata. Questo ci darà la possibilità di non dover stare lì a girare tre ore per paura che si attacchi al fondo della pentola.

4) Quando il latte sui bordi comincerà a schiumare, solo allora con una frusta potremo cominciare a girare e vedremo che la nostra crema, come per magia, si addenserà in un secondo.
Tenderà a gonfiarsi un pò, noi continuiamo a girare, quando si abbasserà la togliamo dal fuoco, e subito la passiamo in una ciotola, possibilmente non di metallo, coprendola con la pellicola a contatto e la facciamo freddare, ponendo il contenitore nel lavandino pieno di acqua fredda e magari del ghiaccio.

Ormai la primavera ci regala della frutta sfiziosa per una bella crostata, tanto la crema la sappiamo fare, magari domani vi suggerisco una pasta frolla adatta per la crostata di frutta... a domani!  

lunedì 4 aprile 2011

Arista di maiale allo zenzero

Questa mattina ho acquistato un'arista di maiale da Bruno, il mio macellaio di fiducia, e rovistando nella mia "amatissima" dispensa, ho scovato una composta di zenzero che avevo comperato qualche mese fà.
Preparerò, quindi un bel arrosto per questa sera, accompagnato da del semplicissimo broccolo romano lessato e condito con olio e sale.
Il principio di questa ricetta è la marinatura. E' un piccolo trucco per intenerire ed insaporire la carne in un modo semplice e veloce.
Si tratta di una di quelle tecniche che ci farà ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo.
Ma passiamo al da farsi: in un sacchetto di plastica per alimenti, oppure in una ciotola, come preferite, mettiamo la nostra carne e vi versiamo sopra una serie di ingredienti, che bene o male abbiamo tutti in casa.
Ricordiamoci, però, che se dovesse mancarne o magari non piacercene qualcuno possiamo tranquillamente ometterlo o sostituirlo. L'unico principio base che dobbiamo seguire è quello dell'equilibrio tra il salato, il dolce, l'aspro e il piccante.
Io personalmente uso una marinata composta da:

1) 3 cucchiai da minestra di soia

2) 2 cucchiai di ketchup

3) 1 cucchiaio di miele

4) mezzo limone spremuto

5) 1 cucchiaino da the di senape

6) q.b. pepe, aglio in polvere, chiodi di garofano macinati, cannella in polvere

7) 1 cucchiaio di composta di zenzero

Facciamo si che la carne sia tutta bella cosparsa della nostra marinata, chiudiamo e mettiamo in frigo per almeno 3 ore, ma più la teniamo e più si insaporirà.
Al momento di cuocerla, accendiamo il forno a 160°, mettiamo la carne in una teglia, ed una volta caldo inforniamo.
Per un arrosto di circa 600 g. lo facciamo cuocere per 40-50 min. circa, poiché ogni forno è diverso però, il nostro arrosto sarà cotto quando toccandolo con una forchetta risulterà non molle.
Essendo maiale, ricordiamoci di servirlo ben  cotto.
Durante la cottura possiamo girarlo un paio di volte e magari bagnarlo con la nostra marinata che abbiamo tenuto da parte.
Una volta cotto facciamolo riposare per 15-20 min. e poi lo affettiamo.

venerdì 1 aprile 2011

Pancakes

Siamo a venerdì e cominciamo a pensare a qualche ricetta per il fine settimana, i miei pancakes sono favolosi  per una colazione domenicale.
Non ci spaventiamo sono facili da realizzare, forse sporcheremo qualche padella ma il gioco vale la candela.
I vostri familiari vi ameranno!!
Ah dimenticavo se non lo avete già nella vostra dispensa, dovete comprare lo sciroppo d'acero, che è il classico accompagnamento di queste deliziose focaccine, e che io consiglio. Ma il bello della cucina sta nel poter sovvertire le regole adeguandole al nostro piacere personale, senza per questo finire in galera....
Quindi condiamole con quello che abbiamo in casa, con quello che più ci piace ( es. miele caldo).

Se lo abbiamo usiamo una brocca o comunque un contenitore alto, all'interno del quale mettiamo:

1) 1/4 di litro di latte

2) 2 uova intere

3) 50 g. di burro fuso ( 30 sec. di microonde)

4) 200 g. di farina 00

5) 1 cucchiaino da the di lievito per dolci

6) 2 cucchiai da minestra di zucchero

Prendiamo il minipimer ( frullatore ad immersione) e frulliamo il tutto, fino da ottenere un composto liscio e denso.
Scaldiamo un padellino antiaderente (18cm) e versiamo il composto, che dopo un pò formerà delle bollicine, giriamo con una paletta un altro 1/2 minuto, ed è pronto il nostro pancakes. Con questa dose dovrebbero venire circa 12 focaccine, ovviamente possiamo farle di tutte le dimensioni.
Se dovessero avanzare, conservate in frigo sono buonissime anche la mattina dopo, scaldate con 30 sec. di microonde... buona colazione!